Vincenzo Nasoni (1830-1886), proprietario di uno stabilimento per la pilatura del riso, nel testamento del 16 luglio 1884, oltre a ricordare generosamente il Pio Albergo Trivulzio, dispose un legato annuo perpetuo di 2.400 lire per la Congregazione di Carità, da distribuire in tre quote di 800 lire attraverso sussidi a poveri e malati, doti e per l’infanzia. Il benefattore espresse inoltre il desiderio che si preferissero “pilatori di riso, facchini pubblici, conciapelle e bisognosi” delle parrocchie di San Gottardo al Naviglio e di San Rocco.
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