Istituita con testamento del 29 dicembre 1849 (rogato dal notaio Gabrio Sormani) dal possidente Pietro Talamona (Buguggiate, Varese 1780 – Milano 1850), figlio di Giuseppe e di Maria Talamona, l’opera pia erogava due assegni dotali a favore di nubende povere della parrocchia di Santa Maria al Naviglio. Il 16 settembre 1870 il Comune dei Corpi Santi di Milano formulò lo Statuto Organico dell’Opera Pia Talamona, poi sottoposto all’approvazione regia dalla Congregazione di Carità locale, cui l’amministrazione era stata affidata – come richiesto dal fondatore – con decreto del 26 maggio 1865 della Deputazione Provinciale. Il 13 gennaio 1871 la Deputazione Provinciale deliberò a favore del medesimo Statuto Organico, approvato il 13 maggio successivo con Regio Decreto.
Dopo l’aggregazione del Comune dei Corpi Santi a quello di Milano, l’opera pia Talamona a partire dal 1875 venne amministrata dalla Congregazione di Carità di Milano. Questa ne mantenne la contabilità separata fino al 1904, quando le “beneficenze di minore importanza” – tra cui l’opera pia Talamona – vennero “compenetrate” nel bilancio dei Luoghi pii elemosinieri. Non per questo cessò l’erogazione della beneficenza dotale voluta dal fondatore, attestata almeno fino al 1932.
(da Guida dell’Archivio dei Luoghi Pii Elemosinieri di Milano, pp. 347-348)