Sabato 29 agosto, ore 9.30
Ritrovo presso la chiesa di Sant’AlessandroVisita guidata alle testimonianze dei Luoghi Pii Elemosinieri conservate in alcune chiese del sestiere di Porta Ticinese, con la storica dell’arte Lara Barbieri
Del piccolo oratorio intitolato a san Pancrazio, che sorgeva accanto all’antica chiesa di Sant’Alessandro in via Zebedia, rimangono soltanto alcuni rilievi scolpiti e una cappella dedicata alla memoria di questo santo, martire appena adolescente. Qui, dal 1425 era la sede di una “spontanea compagnia e confraternita” di laici che ogni lunedì sosteneva gli indigenti distribuendo loro il pane.
Il percorso si snoda a ritroso lungo la Via Sacra: l’attuale via Torino, teatro dei solenni ingressi dei vescovi milanesi, su cui si affacciano alcune tra le più belle chiese cittadine, un tempo sede di consorzi di beneficenza.
Si rievocherà così la presenza della confraternita dei devoti a Sant’Antonio abate, che già alla fine del Trecento aveva eretto un altare dedicato al santo eponimo nella chiesa di Santa Maria Beltrade e della Scuola del Corpo di Cristo che nella collegiata di San Giorgio al Palazzo, all’inizio del Cinquecento, diede l’incarico a Bernardino Luini di dipingere la propria cappella con le scene della Passione.
In San Lorenzo era invece la confraternita della Carità, promossa da Carlo Borromeo ed eretta tra il 1566 e il 1568, che si riuniva presso la cappella della Beata Vergine dei Sette Dolori alla cui cancellata era collocata la cassetta per la raccolta delle elemosine.
Passando accanto alle celebri sedici colonne si giungerà infine alla porta medioevale che delimitava l’accesso del sestriere rivolto verso Ticinum (antica denominazione di Pavia) che da questo toponimo prende appunto il nome.
La prenotazione è obbligatoria (posti limitati): offerta minima 7 euro.
Nel corso dell’itinerario sarà possibile visitare anche il Sacello di Sant’Aquilino in San Lorenzo: biglietto di ingresso 2 euro.
Per informazioni e prenotazioni contattare la segreteria del Servizio Archivio e Beni Culturali dell’ASP Golgi-Redaelli
(tel. 02.72518271 – email: beniculturali@golgiredaelli.it).