L’Azienda di Servizi alla Persona Golgi-Redaelli, protagonista della cura e della ricerca geriatrica in Lombardia ed erede del patrimonio storico e artistico degli antichi Luoghi Pii Elemosinieri, in occasione di Expo Milano 2015 (1 maggio – 31 ottobre 2015) ha realizzato un articolato programma di iniziative ed eventi culturali.
La scelta di proporre eventi connessi al grande tema di Expo Nutrire il pianeta – energia per la vita trova le sue radici storiche nel tipo di assistenza fornita in passato dai Luoghi Pii Elemosinieri, che fin dal medioevo offrivano ai poveri di Milano generi per la sussistenza costituiti in primo luogo da pane, vino e altri commestibili, prodotti per lo più nelle cascine appartenenti agli stessi Consorzi caritativi.
Frutto della generosità di tanti benefattori e benefattrici, una parte di queste aziende agricole – tuttora produttive e spesso gestite con metodi e tecniche d’avanguardia – è ancora oggi di proprietà del Golgi-Redaelli, che ne trae un contributo economico al perseguimento dei propri scopi assistenziali e, nel contempo, ne favorisce la conoscenza da parte del grande pubblico, così che il “patrimonio dei poveri” possa diventare patrimonio di tutti.
In occasione di ogni apertura straordinaria dei suoi ambienti, Palazzo Archinto, in via Olmetto 6 a Milano – sede dell’ASP Golgi-Redaelli – ha mostrato al pubblico un selezionato campionario dei tesori appartenenti al suo Archivio e ha ospitato incontri con esperti e studiosi di discipline diverse.
Il ciclo comprendeva anche appuntamenti presso i tre istituti geriatrici amministrati dall’ente (Abbiategrasso, Milano e Vimodrone), il Brefotrofio provinciale, la Biblioteca Valvassori Peroni, nonché la giornata conclusiva del laboratorio di ricerca L’Officina dello storico.
Come in un viaggio nel tempo, i partecipanti hanno potuto conoscere le vicende storiche dei Luoghi Pii Elemosinieri, hanno scoperto le opere d’arte dell’ASP Golgi-Redaelli in deposito presso il Castello Sforzesco (la scultura raffigurante la Madonna con il Bambino, proveniente dall’oratorio di Riozzo e attribuita al Maestro delle sculture di Viboldone e il Presepe ligneo rinascimentale, un tempo nell’oratorio di Trognano e il cui ignoto autore viene definito Maestro di Trognano) e hanno avuto accesso a chiese monumentali attraverso visite guidate agli antichi sestieri di Milano e alle loro Porte. Ai tesori dell’ente e alla sua storia sono stati dedicati la presentazione degli Atti del convegno sulla Madonna con il Bambino e sui cicli decorativi delle Porte civiche e la conferenza di Edoardo Rossetti che ha tratto spunto dalla originaria collocazione rurale di alcuni capolavori legati ai Luoghi Pii Elemosinieri.
Attraverso la proposta di diversi itinerari nelle campagne intorno a Milano è possibile visitare alcune aziende agricole appartenenti all’ente e gustare prodotti alimentari genuini. Pannelli illustrati posizionati in loco permettono di conoscere la storia delle antiche cascine e delle chiesette a loro annesse:
Cascina Bonate, Siziano (PV)
Cascina Cantalupo, San Giuliano Milanese (MI)
Cascina Misericordia, Bellinzago Lombardo (MI)
Cascina Montano, Gaggiano (MI)
Cascina Tavernasco, Noviglio (MI)
Cascina Trognano, Bascapè (PV)
Cascina Zunico, Carpiano (MI)
Insieme ad altre istituzioni del territorio l’Azienda ha organizzato due manifestazioni espositive afferenti ai temi di Expo:
› La Pia Casa ai tempi del direttore Carlo Tagliabue, presso l’Antica Farmacia dell’Istituto geriatrico Golgi di Abbiategrasso, ha illustreto attraverso immagini e oggetti momenti della vita dei ricoverati della Pia Casa tra le due Guerre e in particolare il loro impegno nei lavori agricoli.
› Acque e terre di Lombardia, nella Sala Maria Teresa della Biblioteca Braidense, ha presentato mappe e disegni antichi selezionati dall’Archivio dei Luoghi Pii Elemosinieri, restaurati e digitalizzati per l’occasione grazie al Fondo Enzo Monti di Italia Nostra – Sezione di Milano, accanto a materiali librari della stessa Biblioteca di Brera e a strumenti ottocenteschi di misurazione appartenuti a ingegneri lombardi. La mostra si inseriva tra le iniziative della rassegna “Dalla terra alla tavola: vita in cucina”.
Nell’ambito di ciascuna mostra, l’esposizione di aspetti storici di particolare interesse è stato affidato a conferenze di esperti.