La Cascina Levati, ubicata nel Comune di Caravaggio al confine con quello di Fornovo San Giovanni lungo l’allora strada provinciale detta Veneta che da Milano conduce a Brescia, viene donata alla Congregazione di Carità di Milano nel 1899 da Ester Gaiani fu Francesco (morta nel 1945), vedova di Domenico Bertacchi (morto nel 1881), con l’onere di alcune prestazioni vitalizie e di un legato di beneficenza consistente in dieci premi annuali da erogare ai figli di operai poveri che abbiano mantenuto a lungo i propri genitori (istrumento 21 ottobre 1899, notaio Cesare Casoretti).
La possessione, al momento della donazione condotta in affitto dai fratelli Francesco e Giovanni Maestri e ammontante complessivamente a 219,25 pertiche, apparteneva in precedenza a Giuseppe Fusi, che nel 1847 l’aveva venduta ai coniugi Angelo Casali fu Felice e Benedetta Boltieri fu Lodovico (istrumento 13 novembre 1847, notaio Angelo Mussita); questi vent’anni dopo la cedono al ragioniere Emilio Legnani fu Natale (istrumento 25 ottobre 1868, notaio Angelo Mussita). In precedenza Emilio Legnani aveva acquistato fondi e caseggiati in loco appartenenti alla Mensa Vescovile di Cremona (istrumento 19 dicembre 1865, notaio Angelo Mussita), come pure un’altra area del fondo dai fratelli Carlo e Omobono Dominioni fu Domenico (istrumento 28 giugno 1868, notaio Angelo Mussita) che l’avevano a loro volta acquisita parte in eredità dal padre Domenico e dal fratello Francesco, parte comperandola dagli altri fratelli, Giovanni e Giuseppe, e da Antonio Lazzari fu Francesco. Emilio Legnani al contempo si assicura anche alcuni stabili acquistandoli da Giovanni Battista Del Bosco fu Martino (istrumento 18 aprile 1869, notaio Angelo Mussita) e da Antonio Bietti fu Carlo (istrumento 12 dicembre 1869, notaio Angelo Mussita).
Dopo la morte di Emilio Legnani, avvenuta nel 1873, il podere Levati passa in eredità ai fratelli Emilio, Gerolamo e Marco Carminati fu Antonio (istrumento 5 giugno 1875, notaio G. Ferrario), che lo alienano a Domenico Bertacchi fu Paolo (istrumento 14 agosto 1880, notaio Antonio Laurin), dopo la morte del quale, avvenuta nel 1881, il fratello Emilio coerede insieme alla madre Giuseppina Giganti ne incrementa il possesso, acquistando alcuni stabili in loco dal ragionier Temistocle Marcellini fu Francesco (istrumento 10 novembre 1898, notaio Cesare Casoretti). Dopo il decesso di Emilio Bertacchi, avvenuto alla fine dello stesso 1898, unica proprietaria del podere risulta la cognata Ester Gaiani Bertacchi.
Nel 1906 la Congregazione di Carità di Milano vende la Cascina Levati ai fratelli Francesco, Carlo (1877-1940), affermato ingegnere e architetto, e professor Giovanni Bedolini fu Angelo, anch’egli progettista, di Caravaggio per 76.660 lire (istrumento 23 giugno 1906, notaio Giacomo Chiodi).
(testo di Sergio Rebora)