Comprende il volume miniato degli Statuti [1], con copia del testamento di Donato Ferrario e l’elenco dei beni immobili donati alla Scuola dallo stesso Ferrario (1429-1441) e 28 mastri (1413-1801). Il primo mastro, relativo agli anni 1413-1426 (pubblicato da Marina Gazzini), riguarda la gestione privata del fondatore, Donato Ferrario, ricco commerciante in panni di lana, con proseguimento fino al 1428 nel successivo mastro del 1427-1463. In questo secondo registro risultano mancanti le rilevazioni contabili dal 1435 al 1460. Nella serie dei libri mastri vi è poi da rilevare una lacuna dal 1690 al 1728.