Dalla quadreria del Luogo pio della Divinità proviene solo il ritratto del fondatore, Donato Ferrario. Con l’acquisizione dell’eredità di Giuseppe Prata il luogo pio entrò in possesso del podere di Trognano, con l’oratorio di San Giuseppe e gli annessi arredi e opere d’arte, fra cui la Natività, capolavoro della scultura lignea del Quattrocento lombardo.