Napoleone Rossi nasce a Milano nel 1914. Seguendo le orme del padre Raffaele, esperto di economia agraria, si laurea in Economia e Commercio all’Università Bocconi, allievo e assistente dell’economista Gino Zappa (1879-1960) di cui è considerato il principale seguace, consolidando il sistema di reddito ideato dal suo insegnante; negli anni seguenti pubblica numerose opere a carattere economico aziendale, utilizzando “un linguaggio chiaro e trasparente”: il suo testo Scritture doppie in imprese mercantili, bancarie ed industriali del 1944 è giudicato fondamentale nell’approfondimento della disciplina e della tecnica contabile. Napoleone Rossi si occuperà anche di previsioni e organizzazioni aziendali, di bilanci d’impresa e di gestioni private.
Dagli anni ‘30 agli anni ’50 del Novecento insegna ragioneria alla Bocconi, collabora come docente con l’Università di Pavia ed è dirigente amministrativo presso la ditta Borletti. Dopo l’8 settembre 1943, per aver aiutato clandestinamente amici partigiani, deve rifugiarsi in Svizzera; al suo rientro a Milano svolgerà attività politica come amministratore pubblico: assessore comunale all’Annona dall’aprile 1945 al maggio dell’anno seguente, nel giugno 1951 è nuovamente nominato in Consiglio comunale nelle file della Democrazia Cristiana, da dicembre 1954 alla fine del mandato è assessore alle Finanze.
Nell’autunno 1946 entra nel Comitato di amministrazione dell’ECA: con il collega avv. Mugnoz è assegnato al settore economato, incarico che conserverà fino al novembre 1951 quando all’insediamento dei nuovi consiglieri, il presidente Vigorelli ricorderà quanto “assidua e di rilevantissima utilità per l’Ente fu l’operato del prof. Rossi sovraintendente al servizio Provveditorato e cioè a tutti gli acquisti per le assistenze […] e per i fabbisogni degli Istituti dipendenti”.
Durante il suo mandato, da attento economista disciplina gli acquisti e gli approvvigionamenti, provvede nei mesi primaverili al rifornimento di legna e combustibili da distribuire agli assistiti e agli Istituti amministrati, valuta la difficile situazione finanziaria dell’Ente gravata da spese non riducibili relative all’amministrazione e all’assistenza specie ai minorenni. Incaricato di gestire i rapporti con l’ENDAC – Ente nazionale distribuzione combustibili, è nominato in commissioni giudicatrici di concorso e per lo studio della riforma del Regolamento generale amministrativo e valuta dal punto di vista tecnico e generale la gestione dei ristoranti ECA.
Nei decenni seguenti Napoleone Rossi prosegue la sua attività di amministratore e di docente: nel 1951 con decreto ministeriale è nominato in rappresentanza del Ministero del tesoro nel comitato di vigilanza della società Isotta Fraschini in liquidazione, nel 1958 vince un concorso nazionale di cattedra presso la Facoltà di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e assume l’incarico di professore di Ragioneria generale ed applicata.
Il 28 novembre 1961 il Consiglio comunale di Milano designa Napoleone Rossi presidente dell’ATM – Azienda di trasporti milanesi, incarico che manterrà fino alle dimissioni rassegnate nel luglio 1965; giudicato “uomo estremamente ordinato e razionale” desiderando giungere al risanamento del bilancio aziendale, avvia una politica a favore delle periferie con nuove linee e studia un piano per integrare le corse dei mezzi di superficie con le fermate della metropolitana di recente apertura. Il 4 novembre 1964, dopo l’inaugurazione della linea 1 della metropolitana, il Presidente della repubblica supplente Cesare Merzagora gli conferisce l’onorificenza di “grande ufficiale”.
Napoleone Rossi muore l’11 febbraio 1974 ed è sepolto al Cimitero Maggiore di Milano.
(testo di Lorenza Barbero)