Milano Naviglio Pavese - Zibido San Giacomo - San Giacomo - Cascina Tavernasco - Tainate - Vigano Certosino - Cascina Montano - Gaggiano - Milano via Naviglio Grande
I percorsi si snodano principalmente su piste ciclabili, con brevi tratti su strada carrozzabile
Da piazza XXIV Maggio si imbocca l’alzaia del Naviglio Pavese e si percorre verso sud. Lungo la strada si incontra il complesso di Chiesa Rossa che comprende una cascina trasformata in biblioteca e una chiesa romanica un tempo conosciuta come Santa Maria alla Fonte per la prossimità ad alcuni fontanili e poco più avanti la Conca Fallata; dopo qualche chilometro si incontra l’antica Filanda di Rozzano con le prese d’acqua utilizzate per il funzionamento della fabbrica.
Si arriva quindi a Moirago dove si trova la Cascina Salterio, che ospita il MUSA (Museo Salterio. Officina del gusto e del paesaggio), sede di una biblioteca specializzata e di mostre temporanee sui temi del paesaggio e dell’alimentazione. Di fronte, sull’altro lato del Naviglio, si osserva la casa del “guardiano idraulico” con la chiusa per la regolazione del livello delle acque.
Più avanti si raggiunge il centro abitato di Zibido San Giacomo con la parrocchiale intitolata a S. Giacomo. Si tratta di un pregevole edificio le cui vestigia originarie sono state ampiamente rimaneggiate in età rinascimentale. All’interno si possono osservare gli affreschi della navata di destra, l’altare con paliotto in scagliola di marmo e un prezioso coro ligneo cinquecentesco con 20 stalli recentemente restaurato. Un altro affresco, raffigurante un santo con aureola, è collocato sulla parete del campanile, in sacrestia. Sul sagrato si trovano un sarcofago in serizzo (un tempo collocato all’interno della chiesa), i resti del coperchio di un altro sarcofago e una colonna commemorativa della peste del 1630.
Dopo la visita alla chiesa, si esce da Zibido San Giacomo, per raggiungere la Cascina Tavernasco, che ancora oggi conserva uno dei rari esempi di coltivazione foraggera a marcita, e dove è possibile dedicarsi a una delle attività proposte dai fittabili.
Da Tavernasco si risale in bicicletta attraverso i paesaggi caratteristici della campagna milanese. In questo tratto il percorso ciclabile attraversa fondi un tempo di proprietà dell’Ente (Meraviglia di Barate, Villandolo) fino a raggiungere Barate. Da qui, terminata la ciclabile, si percorre via Francia fino al semaforo. Si attraversa quindi la provinciale per raggiungere il centro storico di Vigano Certosino, dove è possibile ammirare l’oratorio di S. Ippolito affrescato da Giovanni Pietro e Aurelio Luini (1578), che fa parte della grangia un tempo dipendente dalla Certosa di Pavia (oggi di proprietà privata). Di fianco alla Certosa, si trova la chiesa parrocchiale intitolata ai SS. Eugenio e Maria, la cui facciata fu affrescata dal pittore pavese Bernardino De’ Rossi (metà sec. XV – † post 1513) e poco oltre l’oratorio di S. Eugenio Vescovo a Sporzano.
Proseguendo verso nord si raggiunge la Cascina Montano – già sede di un convento di benedettine e pervenuta all’ASP Golgi-Redaelli con i beni del luogo pio delle Quattro Marie – specializzata nella produzione del riso, il cui ciclo di lavorazione è interamente svolto all’interno dell’azienda. Nell’apposito punto vendita è possibile acquistare riso e miele, mentre nei locali della casa padronale ci si può fermare per un pranzo o una cena a base di piatti tradizionali cucinati dal fittabile.
Si riprende poi la strada verso Gaggiano, vicino a cui i Luoghi Pii Elemosinieri vantavano estese proprietà: oltre a Montano, anche Camuzzone, Carbonizza e la cinquecentesca Villa Marino (già Palazzo Stampa Aloardi), lasciata in eredità dal sacerdote Giovanni Aloardi (testamento 25 gennaio 1819).
Da notare anche il santuario di S. Invenzio, che conserva un affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna delle Grazie col Bambino.
Da qui è possibile rientrare a Milano in treno o percorrendo l’alzaia del Naviglio Grande.