Carlo Bazzero Mattei (1850-1919)

Di famiglia borghese di origine comasca, Carlo Bazzero nasce a Milano il 5 aprile 1850 da Ercole (1815-1883) e da Anna Gerosa (def. 1891). Il padre, ingegnere e sostenitore della Casata Savoia, nel 1860 è nominato con decreto reale primo sindaco di Limbiate, incarico che ricoprirà per due anni. Il fratello minore Ambrogio (1851-1882), studioso d’archeologia, di storia e di arte, si dedica alla scrittura e alla poesia, frequenta il movimento letterario e artistico della Scapigliatura milanese e nel 1876 pubblica la prima parte del romanzo storico Ugo, scene del secolo X; morirà poco più che trentenne di tifo.

Carlo Bazzero, dopo la laurea in giurisprudenza, nel 1889 sposa Maria Borromeo Arese (1864-1926), da cui avrà la figlia Sofia (1892-1984); con il matrimonio acquisisce il titolo di conte e nello stesso anno dal prozio materno Edoardo Mattei, celibe e senza figli, con atto notarile riconosciuto da decreto ministeriale, ottiene l’autorizzazione ad aggiungere al proprio cognome quello di Mattei.

Oltre che a svolgere la professione di avvocato, è socio della Società Storica Lombarda, Presidente delle Cucine Economiche per circa un decennio, membro della Commissione artistica dell’Ospedale Maggiore; nel 1891 è nominato nel Consiglio d’amministrazione della Congregazione di Carità di Milano, incarico che riveste fino a luglio dello stesso anno quando presenta le proprie dimissioni formalizzate in autunno.

Durante il suo mandato s’interessa delle nomine a delegato di beneficenza e con il collega Arienti relaziona sullo “stato delle armature delle finte volte in gran parte dipinte a fresco” presenti nella sede amministrativa di Palazzo Archinto e “sulle condizioni dei sovrastanti tetti”.

Nella seconda metà dell’Ottocento effettua un parziale riordino delle carte di famiglia, relative a gestione patrimoniale e a vicende personali, organizzando i fascicoli in serie intitolate a personaggi o ad argomenti: il fondo, conservato in deposito temporaneo presso la Biblioteca comunale di Limbiate, nel 1983 è trasferito presso l’Archivio di Stato di Milano per volontà dell’ultimo erede Carlo Arborio Mella.

Nel 1917 Carlo Bazzero Mattei dona alla Biblioteca Ambrosiana le armi antiche raccolte dal fratello Ambrogio, fino a quel momento conservate nella casa di famiglia in via Gorani 4: la collezione, esposta per la prima volta al pubblico nel 1922, si trova attualmente al Castello Sforzesco, dove è possibile ammirarla a conclusione del percorso di visita del Museo d’Arte antica.

Muore il 28 febbraio 1919 a Milano ed è sepolto al Cimitero Monumentale.

(testo di Lorenza Barbero)