Stefano, detto Steno, Sioli nasce a Milano il 16 gennaio 1862 da Carlo, ingegnere all’Ufficio tecnico della Finanza provinciale, e da Maria Anna Lagorio. Designato erede universale dal cugino Luigi Legnani, eredita – insieme ad altri beni – una villa a Bussero, dove andrà a vivere con la moglie Luigia Conti e la figlia Anna Giuditta, e nel 1887 ottiene dal Ministero di Grazia e Giustizia di aggiungere al proprio il cognome Legnani.
Laureatosi al Politecnico, si dedicò in particolare all’ingegneria rurale e idraulica ed è coautore di un progetto per incrementare le forze idrauliche nel Naviglio Grande. A inizio Novecento si dedica alla politica diventando sindaco di Bussero; nel 1908 è consigliere della Congregazione di Carità di Milano, incarico che ricopre per un paio d’anni, occupandosi in prevalenza delle attività rurali del comparto di Vimodrone.
Durante il suo mandato favorisce le spese di manutenzione e ammodernamento dei rustici e dei corsi d’acqua di proprietà dell’Ente, incentiva le scritture di rinnovo di locazione ai fittabili, s’interessa alle pratiche per la cessione ai coloni di opere da eseguire sui terreni.
Conclusa l’esperienza alla Congregazione, è eletto al Consiglio provinciale e nel 1913 è deputato del Regno nelle fila dei liberali moderati; negli anni seguenti pubblica opere dedicate all’agricoltura, al suo sviluppo nel Mezzogiorno, alla meccanica e alla mutualità agraria.
Ritiratosi dalla vita pubblica, muore il 13 febbraio 1942.
(testo di Lorenza Barbero)